BOT e Gruppi di Engagement

In qualsiasi piattaforma social l’obiettivo della maggior parte degli utenti è quello di aumentare il proprio seguito e quindi, a livello pratico, il numero di mi piace e condivisioni dei propri post o profili.

Negli ultimi anni si sta formando la tendenza a scegliere due strade per conseguire l’obiettivo di una maggiore popolarità social in breve tempo. La prima prevede l’uso dei bot, la seconda prevede la creazione o la partecipazione a gruppi di engagement.

Bot e Gruppi di engagement: cosa sono?

I bot sono metodi per creare e gestire account che non corrispondono ad una persona reale. Vengono acquistati come qualsiasi altro servizio informatico garantiscono una crescita numerica al profilo.

Molte piattaforme di condivisione e social proibiscono l’uso dei bot anche se molto spesso non implementano misure anti bot sufficienti a fermarne l’utilizzo.

I gruppi di engagement, invece, sono gruppi creati all’interno dei social nei quali ogni membro è disposto a scambiare like, condivisioni eccetera con altri membri del gruppo, così da creare una crescita collettiva e del singolo.

La differenza fondamentale tra i due metodi spiegati sopra è quella della natura dei seguaci.

I bot prevedono un aumento numerico, mentre i gruppi di engagement permettono di entrare a far parte di, o addirittura creare, community nuove sostenute da persone vere e con interesse nei contenuti.

Nel breve termine l’utilizzo del bot può sembrare più produttivo e rapido, ma nel tempo i gruppi di engagement permettono di creare un seguito reale e che permette al profilo di evolversi e mantenere la popolarità.

Un account che ha raggiunto il successo con l’uso dei bot, con il passare dei mesi, non potrà fare concorrenza alla crescita costante e “naturale” che si verifica nei profili con una community vera, salvo un costante investimento finanziario che, superata una certa soglia, sarebbe costantemente in perdita.

I bot inoltre potrebbero avere vita breve date le politiche anti-spam sostenute da tutte le maggiori piattaforme social.

In conclusione: attenzione a cosa si sceglie per la crescita online!

 

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